Alessandro Bergonzoni 

 Trascendi e sali

Sii

14 aprile

Sabato alle ore 21

di e con
Alessandro Bergonzoni


regia
Alessandro Bergonzoni e
Riccardo Rodolfi


produzione
ALLIBITO Srl Unipersonale

Dopo il bellissimo Nessi, Alessandro Bergonzoni torna al Manzoni per presentare il suo nuovo, attesissimo spettacolo.

Un’occasione imperdibile per lasciarsi contaminare dalla meravigliosa follia di uno degli artisti più originali della scena contemporanea, attore, autore teatrale, performer dell’assurdo e del non senso, sperimentatore linguistico ed esploratore del comico, Premio UBU per la migliore interpretazione maschile nel teatro italiano.

 

Alessandro Bergonzoni è un comico intellettuale, poco fertile per deboli di spirito. […]

«Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno» La comicità di Alessandro Bergonzoni è un gioco di memoria e riferimenti alle vicende di un’umanità condivisa, alle radici, e alle desinenze, di una lingua di cui poco si sfruttano le potenzialità.

«La sessualità è il tarlo del legno. Ma il sesso non è nell’organo: è nel pensiero, nella creatività. Il coito è solo il momento più banale» È un flusso di coscienza che straripa gli argini della razionalità, e solo chi lo affronta con intelletto e immaginazione si salva. Ogni parola si incastra sulla precedente, come le tessere di un domino che non scaricano mai la fantasia. […]

Le sue lectio magistralis sono fatte di doppi sensi e uscite di strada che procreano, che moltiplicano sensi e spunti riflessivi. Plasmano l’attenzione, e la fanno zoomare ora su un dettaglio, ora sul senso complessivo del discorso. Si toccano minuzie e piccole semplici ricchezze della quotidianità, e poi si corre veloci, all’improvviso, verso massime universali.

«Hai tutta la vita davanti, raggiungila!»

[…] personalità rombante, ribollente, che in un profluvio di sillabe non soffoca e non annoia. La sua è una comicità strecciata e stracciata tra giochi di parole. È faticosa, come faticoso deve essere l’impegno di una vita sincera. È impegnata, etica, che guarda al quid della vita.
E allora il comico spia l’esistenza da tutte le parti, passeggia e corre entusiasta su terreni nuovi, non c’è ritrosia o timidezza nel suo approccio a situazioni critiche, a problemi inesplorati.

[…]Dice Riccardo Rodolfi che il voto di vastità di Alessandro Bergonzoni è un vero e proprio canone artistico, che lo obbliga a non distogliere mai gli occhi dal tutto: enormità, invisibile, onirico, sciamanico, trascendentale. Bergonzoni come «strumento di correzione ottica per permettere di vedere meglio la vastità in cui siamo immersi».

 

(Francesca Leali, Il fascino degli intellettuali)