4 aprile 2020
sabato 4 ore 21.00
Laura Curino in
Camillo Olivetti - Alle radici di un sogno
Olivetti è la storia di Camillo, il pioniere, l’inventore, l’anticonformista capriccioso e geniale che fonda, agli inizi del Novecento, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere.
Con l’aiuto di biografie, interviste, testi letterari (indispensabile è stata l’arguta descrizione che di lui fa Natalia Ginzburg in Lessico Familiare) ne sono stati ricostruiti la vita, le figure che gli ruotano attorno, l’ambiente e le imprese.
Le voci narranti sono state poi affidate a due personaggi fondamentali della sua storia: la madre, Elvira Sacerdoti, e la moglie, Luisa Revel.
Queste due donne, provenienti entrambe da una cultura di minoranza (ebrea la prima, valdese la seconda) sono state le protagoniste silenziose della formazione e della realizzazione del sogno olivettiano. È sembrato giusto riportare la loro voce in primo piano, paradigma delle tante voci femminili che in quegli anni hanno costruito nell’ombra.
È il racconto epico di un’avventura, e in quanto tale avvincente, pieno di colpi di scena, di prove da superare, di lotte, di amori, di eroi.
La cosa più straordinaria è che è… tutto vero.
Il risultato è un magistrale ritratto rappresentato in scena dall’attrice con passione e sincera ammirazione verso Camillo Olivetti, l’inventore della mitica “Lettera 22”, la macchina per scrivere usata da grandi giornalisti tra cui Indro Montanelli.
Camillo Olivetti alle radici del sogno raggiunge due obiettivi in un colpo solo: restituisce alla nostra memoria la storia di un personaggio straordinario per azioni e visioni; offre uno spettacolo in cui l’alto valore civile e la qualità artistica della prova della Curino, attrice matura e coinvolgente, diventano garanzia di una serata teatrale di alto livello.
Massimo Bertoldi