14 febbraio 2020
venerdì 14 ore 21.00
Monica Guerritore e Giovanni Nuti in
...Mentre rubavo la vita
Testi delle canzoni
Alda Merini
Musiche
Giovanni Nuti
Testo e drammaturgia
Monica Guerritore
Regia
Mimma Nocelli
Pianoforte, fisarmonica
e tastiere
José Orlando Luciano
Chitarra
Massimo Germini
Violino
Simone Rossetti Bazzaro
Percussioni e batteria
Emiliano Oreste Cava
Disegno luci
Alessandro Capellini
Programmazione video
Lucilla Mininno
Costumi
Walter Azzini
Fonico di sala
Max Capellini
Da un’idea di
Rossella Martini
Uno spettacolo folle e commovente, un concerto esclusivo in cui i due artisti cantano, accompagnati da una band di quattro elementi, gli appassionati, dolorosi e ironici versi della grande Alda Merini. Dopo essere andata in scena col musical End of the Rainbow dedicato a Judy Garland, Monica Guerritore stupisce ancora una volta il suo pubblico con un’ora appassionante di immagini, parole, musica e passione. «Nessuna donna resta indifferente davanti alla forza, all'energia libera, vitale, colorata, sensuale di Alda Merini – dice Guerritore –. La musica di Nuti rende travolgenti i suoi testi. Io stessa ne rimango stupita. Al pubblico piacerà enormemente: ballerà, riderà e piangerà insieme a noi!».
Nuti, che firma anche le musiche dello spettacolo, ha avuto una collaborazione unica e irripetibile, durata sedici anni, con la grande poetessa, che lei stessa amava definire un «matrimonio artistico».
«Solo un’artista eclettica e sensibile come Monica può trasmettere a pieno l’intensità, il carattere, l’ironia, lo struggimento, la magica follia di una personalità immensa come quella di Alda Merini – dice Nuti –. Sentirla per la prima volta cantare i suoi versi sulle mie note è stato emozionante».
Un sentiero luminoso di parole e musica. ‘Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita’. Questo il verso di Alda Merini dal quale è stato tratto il titolo dello spettacolo, un concerto che fonde le parole palpitanti della poetessa alle splendide musiche di Giovanni Nuti. Una sensazione di avvolgimento completo che travolge e accarezza, quasi le parole fossero braccia e calore e la musica penetrasse sotto pelle. Questo l’impatto del concerto che apre, ad ogni lirica, un mondo di riflessioni sulla carnalità, sull’amore, sulla sofferenza e sull'inferno da vivere per giungere al sublime.
Nicoletta Cavanna, Ilteatro.it