Ciarlatani
di Pablo Remón
traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes
con Silvio Orlando
e con Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi
scene Roberto Crea
luci Luigi Biondi
costumi Ornella e Marina Campanale
regia Pablo Remón
aiuto regia Raquel Alarcón
direzione tecnica Luigi Flammia datore luci Christian Pizzingrilli
macchinista Filippo Canfori fonico Gianrocco Bruno sarta Piera Mura
assistente alla regia Sonia Mingo assistente costumista Daria Latini
management Vittorio Stasi direzione generale Maria Laura Rondanini
una produzione Cardellino srl
in coproduzione con Spoleto Festival dei Due Mondi - Teatro di Roma / Teatro Nazionale
Foto di Guido Mencari

ciarlatani
1. agg. colloq. Chi finge ciò che non è o non sente.
2. n. e f. desus. Attore di teatro, specialmente di commedie.
Ciarlatani racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.
Anna Velasco è un'attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare.
Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera.
Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni '80, scomparso e isolato dal mondo.
Ciarlatani sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L'intenzione è che Ciarlatani sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un'aspirazione romanzesca e cinematografica.
Infine, Ciarlatani è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell'audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.