Fulminata
di e con Annagaia Marchioro
regia Teresa Mannino
scritto da Annagaia Marchioro con Teresa Mannino e Giovanna Donini
scenografia Maria Spazzi
costumi Lucia Gallone
prodotto da Stregonia e Brugole&Co
Foto © Serena Serrani

Annagaia Marchioro porta sul palco una storia intima e scanzonata per raccontare la vita complicata di una donna entusiasta e piena di desideri. Mentre corre per inseguire i propri sogni, le si chiudono solo porte in faccia. E, se è vero che quando si chiude una porta, si apre un portone, è anche vero che il portone in faccia fa anche più male. Le piace sognare ad occhi aperti. Spera sempre in un domani migliore, tanto da convincersi a fare un mutuo, una dieta, una figlia da single, e aprire una partita iva, tutto nello stesso giorno. Probabilmente era meglio nascere pessimisti.
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Come dice Nietzsche, è solo dal caos interiore che può nascere una stella danzante. Ad aiutare la protagonista a tenere i piedi per terra ci sono le amiche, che sono via di fuga e àncora di salvezza durante la tempesta.
Maria Annagaia Isotta Riri che ha un nome più lungo delle cifre del suo conto in banca, ci trascina dentro al suo universo imperfetto e surreale, caotico e divertente, per lasciarci scoprire piano piano che l’imperfezione non è così male. E che, quando i sogni non si realizzano, continuare a sperare che tutto è possibile, è potente quanto vivere.
Amare, disperarsi, perdere tutto e restare folgorati sulla via di Damasco, questo è Fulminata.
Una preghiera comica per restare vivi.





